I vasi appesi sono elementi molto decorativi che vengono posti in posizione sopraelevata, appesi con tiranti in plastica o in metallo, fissati ai lati, che si riuniscono sopra il vaso. Al loro interno contengono piante da fiore o da foglia ricadenti, che consentono di adornare anche piccoli spazi, sia all’esterno, sia in casa. Per utilizzarli al meglio è importante che tu segua alcuni semplici accorgimenti.
I vasi da appendere hanno generalmente una forma diversa da quella dei comuni vasi da coltivazione. Sono semisferici, con il fondo tondeggiante, e sprovvisti di fori di scolo per l’eccesso di acqua. Quindi, se non fossero disponibili i più pratici vasi con sottovaso assicurato al fondo, ora reperibili in commercio, occorre che crei all’interno dei vasi una zona di scolo per l’acqua, che verrà poi nel tempo utilizzata dalle piante.
Risulta essere opportuno che tu rivesta le pareti interne di ogni contenitore da appendere con uno strato di sfagno umido o un foglio di polietilene. Se adotti la seconda soluzione, pratica dei fori nel foglio di polietilene, in modo che le radici delle piante possano uscire e assicurarsi un buon drenaggio. Poi prepara il terriccio adatto al tipo di piante scelte e versalo all’interno del contenitore.
Quindi, metti a dimora le piante, spaziandole secondo le necessità collegate al loro sviluppo. Per ottenere un effetto gradevole, scegli esclusivamente piante ricadenti o un mix di piante a stelo cascante e a stelo verticale, piantando queste ultime al centro e le altre ai bordi. Lasciale ricadere mollemente dai bordi del contenitore, oppure fissale ad un tutore, che permette alla pianta di svilupparsi liberamente.
Per i vasi posti all’interno della casa, le piante più indicate sono quelle da foglia che più comunemente vengono coltivate in appartamento, come il potos, l’edera, o il filodendro. Queste piante producono una notevole quantità di foglie e le puoi potare senza problemi quando si saranno allungate troppo. Puoi coltivare anche piante con fogliame minuto, a sviluppo tappezzante, come le helxine, oppure alcune specie di orchidee, che, senza tutori per mantenere eretti i fusti floreali, assumono un portamento ricadente, simile a quello naturale.
Se hai deciso di appendere i vasi esternamente all’ombra, sono adatti i nasturzi e le surfinie in miscuglio. Se invece li collocherai al sole o a mezza ombra, le piante più indicate sono le tradescantie, le fucsie, le petunie, i gerani edera, le lobelie e le begonie pendule. Evita in ogni caso i luoghi esposti alle correnti d’aria. Fai in modo che i vasi siano facilmente raggiungibili, magari applicando una carrucola che consenta di abbassarli, se risultano troppo in alto. Gira i vasi ogni 2 o 3 settimane, per uniformare la quantità di luce che le piante ricevono ed evitare che si sviluppino in maniera non armonica.
Devi bagnare le piante con regolarità, perché il terriccio dei vasi sospesi, rispetto a quello contenuto nei vasi comuni, tende a seccarsi con maggiore facilità. Non eccedere con la quantità d’acqua, in modo che sui fondi dei vasi non rimanga un’eccessiva riserva di acqua inutilizzata, che potrebbe favorire lo sviluppo di muffe e marciumi. Nei periodi particolarmente secchi poi, annaffia giornalmente. Somministra regolarmente, inoltre, un fertilizzante liquido, secondo le necessità delle piante, e potrai godere per lungo tempo di gradevoli nuvole di verde.