La soia è un legume molto ricco di proteine e vitamine, utilizzato sotto forma di germogli per fare delle insalate o delle zuppe, ma anche per ricavarne salse, latte ed olio. La soia è molto apprezzata per il sapore delicato e l’ apporto nutritivo che offre, soprattutto dalle donne in menopausa. I germogli si possono trovare tranquillamente in commercio già confezionati, ma è possibile anche produrli in casa, vediamo allora come coltivare la soia.
Procuratevi per prima cosa dei semi di soia ( possibilmente biologici), dei barattoli di vetro con apertura ampia, della retina e degli elastici.
Una volta che sarete in possesso del materiale necessario lavate bene i semi di soia sotto il getto d’ acqua del rubinetto e scolateli ( magari potreste sciacquarli direttamente in un colapasta e lasciarli poi sgocciolare nello stesso).
Successivamente trasferite i vostri semi nel barattolo di vetro e ricopriteli completamente con acqua e “tappate” con una rete fitta ( andrà benissimo il tulle delle bomboniere) che terrete ferma con l’ aiuto di elastici e lasciate così per almeno 12 ore. Trascorso il tempo necessario, capovolgete i vostri barattolini, lasciando colar via l’ acqua, sciacquate i semi ed immettete altra acqua pulita, come fatto in precedenza, riponendo i contenitori al buio per altre 12 ore. Ripetete più volte questa operazione fino a quando non vedrete spuntare dei piccoli germogli. Da quando vedrete comparire i primi germogli cominciate ad esporli al sole gradualmente fino a che non saranno completamente spuntati e pronti al consumo. I germogli di soia potranno essere consumati a crudo, conditi con olio, sale, limone ed aceto, da soli o mescolati con lattuga o altri tipi di insalata, oppure cotti.