Una guida con i principali materiali per eseguire la tecnica dell’acquerello, utile anche per i principianti, senza mancare alla sperimentazione.
Non occorrono molti materiali per eseguire la tecnica dell’acquerello, se non porre attenzione alla qualità e quindi un impiego di strumenti costosi anche se sempre meno rispetto ad altre tecniche pittoriche. Dal nome di questa tecnica si intuisce che il componente principale, dopo il colore, è l’acqua che va cambiata spesso per averla sempre pulita fra un colore e l’altro.
Non è necessario avere da subito tanti strumenti per eseguire questa tecnica. L’unica accortezza su cui consiglio maggiore attenzione è la scelta dei colori, che siano di qualità. Cercherò di parlare ampiamente dei materiali dedicati a questa tecnica e illustrando almeno i componenti principali su cui far riferimento per i propri acquisti.
Il vantaggio principale dell’acquerello che rende ammortizzabile la spesa iniziale è che i colori, diversamente da altri, non seccano mai grazie alla presenza della gomma arabica (collante naturale) che rimane solubile. La manutenzione fondamentale nel rispetto dei colori è di non lasciarli asciugare al sole o su fonti di calore, ma di preservarli in un luogo fresco ed asciutto, inoltre non chiudere la scatola se sono ancora umidi, potrebbero ammuffire e quindi essere inutilizzabili.
Inizialmente non è necessario avere tante tipologie di pennelli, bastano due o tre tipi: uno piatto, grande a sufficienza per poter riempire il foglio di acqua e/o colore e con pochi passaggi, uno piccolo tipo 00 o 01 e uno medio. Nel tempo, con l’esperienza acquisita in costanza, ci si rende conto di quali sono i pennelli che ci permettono di lavorare con agio. La manutenzione dei pennelli è molto semplice e richiede una sola accortezza, l’asciugatura. I pennelli si lavano con acqua tiepida e sapone di marsiglia naturale, si sciacquano molto bene e si lasciano asciugare distesi in un apposito tappetino, in sostanza le setole non si devono asciugare aperte o piegate.
La carta è un paragrafo che andrebbe ampiamente discusso, ma per conoscere quella utile a questa tecnica è possibile limitarsi a quella che si trova in commercio finché non ci si perfeziona e quindi si sente l’esigenza di sperimentare altri tipi di supporto. La carta più commercializzata è la marca Fabriano che vende blocchi per acquerello di un peso abbastanza sufficiente per poter sfruttare anche il retro. In genere è bene osservare la regola del peso pari o superiore ai 200 grammi in modo da non avere molta difficoltà sopratutto quando si è alle prime armi, e soprattutto accertarsi che sia carta destinata ad uso di questa tecnica perché subisce un processo di trasformazione differente che le permette di non assorbire troppa acqua . Esistono due tipi di carta: liscia per lavori definiti in quanto permette di curare i dettagli e ruvida per lavori di bozza che conferisce il tipico tratto acquerellato.
La carta non deve essere strapazzata da continue cancellature: compromettono la superficie e quindi la buona riuscita del lavoro. Anche i troppi passaggi del pennello imbevuto di acqua può usurare la superficie creando avvallamenti di assorbenza differenti, con il risultato di antiestetiche macchie di colore. Le gomme da usare sono quella bianca da disegno e la gomma pane, ma consiglio di cancellare il meno possibile e di tenerle sempre ben pulite. E’ consigliabile preparare delle bozze su cui ricalcare il disegno definitivo con tratto leggero e facilmente cancellabile.
Avere la capacità di eseguire questa tecnica senza la guida di un disegno indica la massima espressione. La carta non deve subire troppe abrasioni, ragione per cui è consigliabile esercitarsi sul disegno con dei fogli da recupero ed eventualmente ricalcare quello definitivo con una matita da disegno 2HB mantenendo un tratto leggero. La mina non deve essere troppo grassa, ma nemmeno troppo dura, tuttavia nella mia esperienza ho trovato molto più comodo l’utilizzo della matita B mantenendo comunque una discreta pressione del tratto.
La spugna e della carta assorbente (o straccio di cotone) sono necessari e utili in questa tecnica per asportare il colore o l’acqua in eccesso. Anche una spugna più ruvida e dura può essere utile per asportare il colore con maggior vigore, ma consiglio di usarla solo su un supporto molto resistente.